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Allevare pappagalli all’aperto e al chiuso

Allevare pappagalli all'aperto e al chiuso

La maggior parte delle specie di pappagalli sono molto adattabili ed in grado di vivere dignitosamente e di riprodursi in condizioni abbastanza disparate. Tuttavia è importante tenere conto di parecchi fattori.

Ospitare pappagalli in una voliera all’aperto offre molti vantaggi. Innanzitutto la presenza della luce solare rende la voliera igienicamente più sicura: la luce solare diretta è un disinfettante naturale che limita molto la proliferazione di funghi, batteri e virus. Naturalmente non è assolutamente sufficiente affidarsi unicamente alla luce del sole per l’igiene degli ambienti che ospitano i pappagalli, neppure nel caso di voliere ben dimensionate (ossia lunghe parecchi metri). Ci saranno sempre zone della voliera dove il sole non deve battere e nelle quali i pappagalli stessi possano rifugiarsi, ma soprattutto la sporcizia (feci, cibo sparso, piume) in un ambiente concentrato come una voliera crea molto velocemente condizioni di carica infettante che inevitabilmente finiranno per superare le difese immunitarie dei pappagalli. Quindi pulizia costante e regolare sempre e comunque, ma in ogni caso però è ragionevole affermare che mantenere condizioni di igiene accettabili in un ambiente all’aperto è sicuramente un compito più agevole ed immediato rispetto ad un ambiente chiuso.

La luce solare in secondo luogo è benefica per la salute dei pappagalli poichè stimola la produzione di vitamina D, così come la possibilità di bagnare il piumaggio con la pioggia è da essi molto gradita. Una voliera all’aperto consente ai pappagalli di vivere secondo i ritmi naturali dell’alternanza giorno-notte secondo il loro orologio biologico interno. Inoltre un’esistenza condotta all’esterno è più ricca di stimoli e psicologicamente più adeguata.

L’unico problema di una voliera esterna è costituito dalle condizioni estreme in cui è possibile che si ritrovi in estate ed in inverno. Il caldo estremo ed il freddo estremo possono infatti uccidere i pappagalli o comunque stressarli fortemente. Nei mesi estivi quindi una buona porzione della voliera dovrà essere ombreggiata: bisogna porre l’attenzione sul fatto che molto spesso non è affatto sufficiente il tetto della voliera, che può diventare ardente sotto l’azione del sole e trasmettere il calore nella zona sottostante della struttura rendendola invivibile. In questo caso è fondamentale porre in ombra il tetto stesso, posizionando la voliera al riparo della vegetazione oppure, in mancanza di questa, stendendo un telone ombreggiante al di sopra del tetto. Per il freddo l’accortezza fondamentale è quella di proteggere i pappagalli dal vento, la cui azione abbassa notevolmente la temperatura percepita. Una soluzione può essere quella di schermare la voliera (o porzioni di essa) con incerate o teli di cellophane (meglio ancora pannelli in policarbonato) in maniera da bloccare il vento freddo e creare all’interno un microclima accettabile. I pappagalli in genere sono molto resistenti al freddo, ma esistono comunque diverse specie che non possono tollerare temperature inferiori ai 10/15 gradi e che naturalmente non vanno ospitate d’inverno all’aperto alle nostre latitudini.

Una problematica che investe l’allevamento all’esterno è l’acclimatamento. Pur essendo animali adattabili, sarebbe del tutto sconsiderato e pericoloso per la salute del pappagallo prendere un soggetto vissuto sempre in spazi interni e protetti e porlo in un ambiente all’aperto, e quindi a sbalzi di temperatura a cui non è abituato. Evitare quindi di portare all’esterno questi soggetti in estate ed inverno, meglio farlo nei mesi in cui le temperature sono miti (aprile-maggio e settembre-ottobre), magari organizzando un periodo di adattamento nel quale il pappagallo possa trascorrere la giornata all’esterno e di notte lo facciamo rientrare.

L’allevamento indoor non comporta alcun problema di sbalzi termici (e questo è il suo pregio principale, ma è pure l’unico…). Il problema principale, che va affrontato drasticamente, è quello dell’igiene, specialmente durante la stagione calda. La pulizia delle gabbie, posatoi, mangiatoie ed accessori deve essere quotidiana ed irrinunciabile. Bisogna assolutamente evitare qualsiasi fenomeno di aria stagnante (dove funghi e batteri prolifererebbero in pochissimo tempo sopra il livello di guardia) assicurando un’areazione costante, tenendo le finestre aperte e prevedendo l’impiego di aspiratori nelle zone meno ventilate. La luce solare ormai può essere sostituita da speciali lampadine che emulano efficacemente l’irradiazione solare garantendo la formazione di vitamina D. In mancanza di queste l’alimentazione dovrà contemplare l’apporto di vitamina D e di ferro necessario per il benessere dei pappagalli. Anche l’alternanza giorno-notte può essere riproposta con l’illuminazione artificiale utilizzando dei semplici timer. Alcuni allevatori organizzano curiosamente pure il bagnetto dei pappagalli sistemando apposite ciotole riempite d’acqua ed inducendo gli animali a bagnarsi accendendo un potente aspirapolvere il cui frastuono emula la presenza di tuoni e quindi di pioggia.

Si può concludere affermando che è possibile allevare pappagalli sia all’aperto che al coperto, purchè si conoscano approfonditamente le esigenze delle singole specie allevate e si adottino scrupolosamente le misure necessarie per garantire il benessere a cui i volatili hanno diritto.

Allevare pappagalli all'aperto e al chiuso
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