Dell’ara della Giamaica, detta anche ara gialla e verde (nome scientifico “Ara erytrocephala“, che in greco significa “ara testa rossa”), non ci resta nulla che non siano semplici testimonianze scritte risalenti alla prima metà dell’ottocento.
Secondo due o tre fonti (Gosse e il reverendo Comard) tra il 1810 ed il 1850 questo pappagallo fu avvistato sull’isola di Giamaica e ne sono state fornite descrizioni abbastanza accurate e coincidenti, il che rende verosimile, e comunemente accettata, la sua esistenza.
Si trattava di un pappagallo dalla taglia ragguardevole, con la testa avvolta da un cappuccio rosso che sfumava nel verde intenso delle spalle, del dorso e del petto. Remiganti primarie e secondarie intensamente blu con sottoala giallo arancione. La lunga coda era rosso intenso nella prima parte e blu nella parte terminale. Il sottocoda giallo arancio.
Le cause dell’estinzione sono da ricercarsi nella colonizzazione e conseguente deforestazione della Giamaica e dalla caccia spietata che questi pappagalli hanno dovuto subire.