L’infiammazione oculare cronica è un’infezione degli occhi che colpisce prevalentemente i pappagalli appartenenti ai generi Neophema, Polytelis e Psephotus. E’ una malattia che trova la sua origine quasi sempre nelle cattive condizioni igieniche di detenzione dei volatili e nell’eccessivo affollamento delle gabbie.
Lo stadio iniziale della malattia è caratterizzato da gonfiore ed ispessimento delle palpebre e dalla presenza di secrezioni. L’occhio infetto viene tenuto per lo piò chiuso o con continuo sbattere delle palpebre. L’infezione causa prurito, e il pappagallo tende a strofinare l’occhio sui posatoi alla ricerca di sollievo, cosa che facilita la trasmissione dell’infezione anche ad altri soggetti.
Quando l’infezione colpisce prevalentemente un occhio è molto facile che il problema tenda a sfuggire all’osservazione dell’allevatore, in quanto il pappagallo tenderà a puntare sull’allevatore l’occhio sano nascondendo involontariamente quello malato.
Questa malattia, se non trattata può portare, attraverso un decorso molto lento (si parla di diversi mesi) alla perdita di uno o di entrambi gli occhi, e dunque alla morte per inedia del pappagallo.
Il soggetto colpito dall’infiammazione oculare va tenuto separato dagli altri e trattato con due o tre gocce di collirio antibiotico da instillare direttamente nell’occhio per almeno tre settimane. L’antibiotico utilizzato solitamente è l’aureomicina.
Fondamentale un’accurata disinfezione di posatoi e superfici varie con cui il pappagallo malato può essere stato a contatto.