All’università di Vienna un’equipe di ricercatori del dipartimento di biologia cognitiva ha condotto uno studio mirato all’osservazione e misurazione delle capacità di problem solving di un pappagallo di cui è nota la spiccata intelligenza, ossia il cacatua di Goffin, detto anche cacatua di Tanimbar, originario delle isole Molucche.
E’ stato scelto un bellissimo e simpatico soggetto, di nome Figaro, che è stato posto di fronte ad un problema piuttosto complesso: all’interno di una gabbia metallica, ben visibile, è stato posto un pezzo di noce di cui il pappagallo è estremamente ghiotto. Naturalmente il cacatua non ha possibilità di afferrare semplicemente la noce con le zampe od il becco, ma osserviamo che l’intelligente animale utilizza il becco per staccare un pezzo di legno a forma di bastoncino per poi servirsene a mo’ di rastrello per trascinare la noce fuori della gabbia e poterla così mangiare.
La capacità di Figaro di progettare una soluzione così’ raffinata per raggiungere il proprio scopo dimostra che la possibilità di costruire strumenti non è appannaggio esclusivo delle scimmie antropomorfe più intelligenti.
Ma non è tutto. Sono stati selezionati altri due gruppi, ognuno dei quali composto da 6 cacatua di Goffin (tre maschi e tre femmine), ai quali è stata mostrata la soluzione trovata da Figaro. Al primo gruppo è stata mostrata la soluzione senza la presenza del volatile “insegnante”, ma con il bastoncino ed il pezzo di noce manovrati con dei magneti (controlli fantasma), mentre il secondo gruppo ha assistito alle prodezze di Figaro in persona. Del primo gruppo nessuno dei sei cacatua è stato in grado di ripetere l’esercizio di Figaro. Del secondo gruppo invece tutti e tre i maschi hanno trovato il modo di interagire con il legno per crearsi uno strumento con il quale risolvere il problema e mangiare la noce.
Ancora più sorprendente la constatazione che i tre pappagalli non hanno utilizzato il bastoncino nel medesimo modo di Figaro, ma hanno seguito strategie diverse, a dimostrazione che non si è trattata di una semplice imitazione di un comportamento vincente, ma che l’osservazione di ciò che ha fatto Figaro è stato rielaborato da un punto di vista logico. I pappagalli cacatua sono dunque in grado di apprendere per emulazione e non soltanto per imitazione. Nel filmato qui sotto è possibile ammirare Figaro in azione durante le sessioni di studio a Vienna.