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26 Aprile 2024
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L’alimentazione delle amazzoni

Pappagallo amazzone alimentazione

Allevare le amazzoni in cattività non comporta particolari problemi sotto il punto di vista della dieta. E’ sufficiente avere chiare quali siano le basi dell’alimentazione dei pappagalli in generale e seguire qualche piccola accortezza.

E’ importante premettere che l’alimentazione delle amazzoni in natura è estremamente varia, avendo i pappagalli a disposizione le risorse pressochè infinite dei loro habitat: fiori, frutti, semi, foglie, cortecce, ma anche proteine animali derivate dall’ingestione di insetti o perfino lucertole. In natura questi pappagalli hanno la tendenza ad ingerire anche alimenti che contengono una moderata quantità di tossine ed alcaloidi, come i frutti acerbi della Clusia e dello Spondias. Per controbattere i leggeri effetti intossicanti di queste sostanze gli uccelli provvedono a nutrirsi di argilla, corteccia e diverse specie di fiori che consentono loro di espellere le tossine.
Questa premessa lascia già capire come un’alimentazione il più possibile varia costituisca la base di un’esistenza salutare per le nostre amazzoni detenute in cattività.

L’uso degli estrusi e dei pellettati, ossia di mangimi appositamente prodotti per pappagalli di questa taglia, è certamente raccomandabile ma, a differenza di quanto riportato da molte ditte produttrici, non riteniamo opportuno basare la pressochè intera alimentazione su tali prodotti. Ragionevolmente è possibile affermare che una dieta basata al 50% sugli estrusi/pellettati ed al 50% su frutta di stagione, verdure varie, semi, legumi, prodotti secchi della panificazione e proteine animali (pastoncino all’uovo) sia sicuramente più completa, stimolante ed in definitiva salutare.

In secondo luogo bisogna considerare che il regime alimentare di pappagalli di questa taglia deve tenere infatti conto dei fattori ambientali. Durante la stagione calda, specialmente se le amazzoni sono ospitate in una voliera all’aperto, è intuitivo che si renderà necessario diminuire la quantità di cibi grassi (arachidi, semi di girasole), il cui elevato contenuto lipidico sarà viceversa utile d’inverno quando la dispersione di calore dovuta al freddo sarà compensata da una dieta più calorica. Bisogna comunque tenere presente che le amazzoni in generale richiedono una dieta abbastanza povera di grassi, specialmente in paragone ad esempio alle ara, poichè tendono facilmente ad appesantirsi.

L’obesità è un problema che facilmente può affliggere le amazzoni detenute in cattività, ed occorre monitorare che i pappagalli non subiscano aumenti di peso superiore al 10% del loro peso abituale, ovviamente trattandosi di esemplari adulti. In tal caso è necessario ridurre ulteriormente od eliminare temporaneamente la somministrazione di semi grassi ed oleosi (girasole, canapa, cartamo) e di frutta secca (noci, mandorle).

Anche il tipo di alloggiamento inoltre incide molto sulla dieta dei nostri pappagalli: se vengono ospitati in un ambiente spazioso (come sarebbe doveroso) ed hanno la possibilità di volare, giocare e fare movimento, il loro fabbisogno energetico cresce e devono mangiare di più. Viceversa, se i pappagalli sono confinati in uno spazio angusto bisogna vigilare costantemente affinchè non ingrassino.

ESTRUSI E PELLETTATI
La percentuale di questi prodotti, simili nell’aspetto a piccole crocchette, è raccomandabile intorno al 50%. Il problema con questi alimenti è legato al fatto che la maggior parte dei pappagalli è restia a cibarsene, preferendo di gran lunga i semi. Bisognerà quindi con pazienza abituare il volatile gradualmente a questo tipo di dieta, ad esempio fornendo solamente estrusi per la prima metà giornata e proponendogli i semi solamente nel pomeriggio. In questo modo nel giro di non molti giorni sarà possibile arrivare alla percentuale indicata.

MISCELA DI SEMI
La base della dieta per le amazzoni è costituita da una miscela di semi secchi, le cui proporzioni varieranno in funzione delle condizioni ambientali di cui sopra. Una possibile composizione media di miscela per amazzoni può essere la seguente:

Miglio bianco20%
Scagliola20%
Grano saraceno10%
Avena decorticata10%
Girasole8%
Canapa6%
Sorgo6%
Semi di zucca6%
Granturco6%
Arachidi4%
Peperoncino2%
Ginepro2%

Durante il periodo caldo è opportuno diminuire, se non eliminare, girasole ed arachidi, ed aumentarne la proporzione in caso di freddo intenso.

FRUTTA
Altrettanto importante nella dieta delle amazzoni l’inserimento di una buona macedonia di frutta e verdura. Per quanto riguarda la frutta, questa può essere proposta in vari modi: tagliata a dadini in una ciotola, a pezzettoni inseriti in uno spiedino di legno, grattugiata ed aggiunta al pastoncino, tagliata a fettine o spicchi sottili e appesa con delle mollette.
La frutta è un alimento molto gradito, colorato e stimolante per i pappagalli e non deve assolutamente mancare alla loro mensa. E’ possibile proporre i seguenti frutti:

  • mela
  • pera
  • banana
  • kiwi
  • melone
  • cocomero
  • papaya
  • fico d’india
  • arancia
  • mandarino
  • limone
  • mango
  • melagrana
  • albicocca
  • guaiava
  • uva
  • fichi
  • pesca
  • prugna

Bisogna EVITARE di offrire ai nostri pappagalli invece l’avocado ed il caki.
Riguardo la frutta secca è possibile offrirne (noci, nocciole, pinoli, datteri, fichi secchi) tenendo presente che si tratta di cibi molto calorici. Di conseguenza possono essere offerti saltuariamente, preferibilmente nel periodo freddo e nel caso in cui i pappagalli svolgano adeguata attività fisica.

VERDURA
Anche la verdura è importantissima nella dieta delle amazzoni:

  • zucchina
  • zucca
  • cetriolo
  • sedano
  • barbabietola
  • piselli
  • cavolo
  • carote
  • peperoni
  • fagiolini
  • peperoncini
  • lattuga (non troppa in quanto lassativa)
  • rucola
  • indivia
  • cicoria
  • rapa
  • spinaci (non troppi)

Carote e zucchine in particolare si possono servire lessate. Tra le verdure bisogna EVITARE di offrire prezzemolo ed asparagi.

FIORI
Anche i fiori sono un alimento da inserire se possibile: sono ricchi di polline e nettare e dunque fonte di arricchimento vitaminico.

  • tarassaco
  • magnolia
  • rosa
  • arancio
  • melo
  • garofano
  • nasturzio
  • viola

LEGUMI
I legumi (soia, ceci, fagioli, piselli, lenticchie) si possono fornire bolliti . Per la bollitura si consiglia di tenerli una notte ad ammollo nell’acqua e successivamente sottoporli a bollitura per 45 minuti circa.

GERMINATI
Semi e legumi si possono fornire dopo averli fatti germinare. SOno un complemento alimentare molto utile perchè assai digeribile e ricchi in vitamine (A, E e C). la germinazione dei semi si ottiene mettendoli a bagno per 8-10 ore in acqua pulita. Vanno poi scolati, deposti in un contenitore e coperti con un tovagliolo umido. Bisogna sciacquarli un paio di volte al giorno. La germinazione si completerà in due o tre giorni e sarà possibile fornire i germogli alle amazzoni. I semi germogliati non vanno tenuti a disposizione degli uccelli per oltre mezza giornata, per evitare proliferazioni di funghi e batteri.

PASTONCINO
Il pastoncino può essere costituito da un’insieme degli alimenti già descritti, macinati e triturati, da offrire alle amazzoni. E’ utile abituare i pappagalli a mangiarne poichè risulta facile inserire all’interno integratori e medicinali per farli assumere dall’animale. Il pastoncino è un ottimo mezzo per nutrire i pappagalli con proteine animali, principalmente inserendo tra gli ingredienti un uovo sodo. L’aggiunta di proteine animali è utile soprattutto al momento della riproduzione e dell’allevamento dei piccoli.

PANE, DOLCI, BISCOTTI
Tutti i dolciumi sono dannosi per i pappagalli (in particolare la cioccolata è tossica). Tra i prodotti della panificazione l’alimento migliore da offrire è il pane secco, magari leggermente tostato prima di essere offerto, a garanzia di una migliore igiene. Le amazzoni hanno un costante bisogno di esercitare il becco, e sgretolare i pezzi di pane indurito costituisce un ottimo esercizio e passatempo.

ACQUA
L’acqua da bere deve essere costantemente a disposizione delle amazzoni. L’acqua va cambiata tutti i giorni ed i contenitori devono essere accuratamente e quotidianamente puliti. In essi infatti la proliferazione di batteri e funghi è massima, specialmente durante la stagione calda. All’acqua è possibile addizionare integratori vitaminici, qualora le vitamine siano carenti nella dieta. In questo caso è importante cambiarla almeno due volte al giorno, per evitare che il complesso vitaminico si deteriori.

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