Riguardo l’alimentazione degli inseparabili la prima considerazione da fare riguarda la fondamentale differenza tra ciò che questi pappagallini mangiano in natura e la dieta a cui è possibile sottoporli in cattività. Per quanto un allevatore possa industriarsi nel proporre una grande varietà di alimenti è impossibile naturalmente uguagliare la varietà di vegetali, semi e frutta che gli uccelli possono procurarsi nel loro naturale habitat africano.
– MISCELA DI SEMI: l’alimento base per gli agapornis, come per la stragrande maggioranza dei pappagalli, è costituito da una miscela di semi. Parlare di alimento base non significa affatto che i semi possano o debbano essere la sola fonte di cibo dei nostri piccoli psittacidi: una dieta di soli semi porterebbe alle lunghe ad uno stato patologico di obesità ed a patologie legate a carenza alimentare e vitaminica.
I semi non sono tutti uguali tra loro, ma il loro potere nutrizionale varia anche in relazione alla quantità di grassi in essi contenuta: i semi di girasole, piuttosto oleosi, e successivamente quelli di canapa e le arachidi sono tra i semi più grassi e calorici tra quelli normalmente offerti. In condizioni normali la loro proporzione dovrà mai essere superiore al 10%, ma potrà aumentare in funzione di diverse variabili:
1) Temperatura. Gli inseparabili alloggiati all’esterno devono affrontare d’inverno, alle nostre latitudini, un clima piuttosto freddo, e per questo nel periodo invernale necessitano di una dieta più ricca di grassi, per bilanciare la maggior dispersione di calore corporeo. D’inverno dunque la percentuale di semi di girasole nella dieta dei pappagallini potrà salire fino al 15% circa. Viceversa durante la stagione calda la maggior quota di semi dovrà essere coperta dalla scagliola e dal miglio bianco.
2) Alloggiamento. A seconda dello spazio a disposizione i pappagallini effettueranno una quantità di movimento assai diversa. In una grande voliera spaziosa tenderanno a muoversi molto, ed il loro consumo calorico sarà sensibilmente più elevato, il contrario accade per gli esemplari più sfortunati che trascorrono l’esistenza in una gabbietta. La percentuale di semi grassi potrà salire di un 5% per gli uccelli che effettuano molto movimento, specialmente se ciò si verifica a temperature basse.
3) Periodo riproduttivo. Durante il periodo della cova (solitamente primavera) e dell’allevamento dei piccoli gli agapornis necessitano di un maggior apporto calorico, ed in tale circostanza la percentuale di semi di girasole si attesterà intorno al 10%.
Nel periodo estivo o di riposo la percentuale di girasole non dovrà mai superare il 4%, percentuale questa comprendente girasole e canapa. Quanto detto vale per le specie di agapornis con anello perioftalmico evidente (fischeri, personata, nigrigensis, lilianae), mentre è opportuno ricordare che la specie di agapornis che ha maggior bisogno di semi grassi è il taranta. Viceversa le specie cana e pullaria richiedono una percentuale di grassi ancora minore.
La miscela base di riferimento può essere costituita dalle seguenti proporzioni:
Scagliola 25% | 25% |
Miglio giallo | 15% |
Miglio bianco | 15% |
Avena decorticata | 8% |
Girasole striato | 6% |
Cartamo | 6% |
Grano Saraceno | 4% |
Risone | 4% |
Panico | 4% |
Sorgo rosso | 4% |
Frumento | 3% |
Canapa | 2% |
Lino | 2% |
Arachidi | 2% |
– MACEDONIA DI FRUTTA: la frutta è un alimento indispensabile per gli agapornis.
- Mela può essere fornita a fette due o tre volte a settimana, senza esagerare perchè un po’ lassativa.
- Pera può essere fornita senza limitazioni, ma è meno gradita della mela.
- Fichi sono tra i frutti preferiti dagli inseparabili e senza contoindicazioni.
- Agrumi, forniti a fette e senza controindicazioni.
- Ciliege intere, albicocche, kiwi, pesche, frutti di bosco, more, lamponi risultano mediamente graditi.
– MACEDONIA DI VERDURA:
Lattuga, gradita ma lassativa da non fornire tutti i giorni.
Pomodoro maturo a fette, senza contoindicazioni.
Cavolo, con moderazione perchè ricco di sostanze non idrosolubili.
Finocchio senza controindicazioni ma molti soggetti non lo appetiscono.
Carota, cicoria, indivia e spinaci sono fornibili senza controindicazioni.
– PASTONCINO:
Il pastoncino rappresenta un’integrazione fondamentale nella dieta degli inseparabili. Esistono molti prodotti commerciali più o meno validi, ma è fuori di dubbio che la formula più gradita dagli uccelli e la più salutare dal punto di vista alimentare rimane la preparazione a cura dell’allevatore con ingredienti sani e genuini. Il pastone è in pratica l’unico mezzo attraverso il quale integrare u buon livello di proteine nella dieta degli agapornis, e ciò si rende particolarmente necessario durante il periodo delle cove e dell’allevamento dei piccoli. Rappresenta anche un ottimo mezzo per somministrare agli uccelli integratori vitaminici e medicinali.
Il pastone fatto in casa può essere basato sui cereali bolliti, dotati di valori nutrizionali inferiori rispetto ai cereali crudi, ma sicuramente più digeribili. I cereali più idonei sono miglio decorticato, avena, riso, riso integrale, riso basmati, grano saraceno, mais. In alternativa l’impasto lo si può formare con del pane grattugiato, fette biscottate sbriciolate, farina di mais, farina di riso.
All’impasto possono essere aggiunti utili integratori, come polline, propoli, germe di grano, erbe in polvere (cardo mariano, tarassaco, erba medica, timo, ortica).
La quota di proteine animali può essere inserita nel pastoncino sbriciolando nell’impasto un uovo sodo, oppure del mangime per uccelli insettivori. Alcuni allevatori utilizzano farine di pesce o alimenti liofilizzati per bambini a base di pollo e tacchino.
– ESTRUSI:
Gli estrusi per gli agapornis sono alimenti pensati appositamente per questi piccoli pappagalli, e contengono tutte le principali sostanze nutritive nelle corrette proporzioni. Gli estrusi rappresentano una reale alternativa all’alimentazione tradizionale basata su sementi, e vanno integrati comunque con frutta, verdura ed integratori vitaminici. Il maggior pregio degli estrusi è l’assoluta garanzia di igiene che forniscono, contrariamente ai semi che possono facilmente contenere batteri e funghi dannosi. Il loro maggior difetto è invece legato allo scarso gradimento che gli agapornis riservano a questo alimento e all’assenza di stimoli psicologici di cui gli uccelli hanno comunque bisogno.
– INTEGRATORI VITAMINICI:
Disponibili sul mercato in polvere, da additivare al pastoncino oppure in soluzione da versare nell’acqua da bere. I complessi vitaminici da integrare sono utili soprattutto nel caso di diete povere di frutta e verdura fresca. La vitamina A aiuta gli agapornis in fase di muta, insieme alla vitamina D sintetizzabile grazie all’esposizione ai raggi solari. La vitamina E è utile nel periodo riproduttivo, la vitamina B è ricostituente, la vitamina K aiuta a ricostituire la flora batterica intestinale ad esempio al termine di una cura antibiotica. Si raccomanda di non superare le dosi indicative dichiarate dal produttore, dal momento che le vitamine liposolubili (A,D,E,K) tendono ad accumularsi nei tessuti ed essere pertanto smaltite con difficolta.
– INTEGRATORI SALI MINERALI:
Per integrare il calcio ed i sali minerali è sufficiente mettere a disposizione degli agapornis il classico blocchetto di sali e l’osso di seppia. Fondamentale all’inizio del periodo riproduttivo per rifornire le femmine del calcio necessario.